Friday, June 16, 2006

NUOVI AMICHI


Ecco il mio nuovo amico... vive con me da qualche giorno. Si chiama RAMARRO. Sono contento che non vivo piu' da solo. Egli e' molto gentile ed affettuoso.

QUANDO UNA NAZIONE E' AVANTI...

Le case a Columbus sono di legno, ma ogni tanto ne fanno alcune di cemento.
Questi sono i risultati.

Senza parole...

PISTA CICLABILE

Questa e' un segnale posto a fianco del miglio 1.5 della pista ciclabile lungo il fiume Olentangy di Columbus.
A riguardo e' d'uopo sottolineare che alcuni credono che l'Olentangy non sia un fiume ma una pozza creata per sostenere uno sviluppo equilibrato delle zanzare (mascotte dell'Ohio).
E
E' forse per questo motivo che nelle sue acque vi crescono molti esseri viventi tra i quali i crocrodrilli...

Wednesday, June 14, 2006

AWAKE (Risveglio)

Un tempo lontano, quando avevo sei anni, in un libro sulle foreste primordiali, intitolato “Storie vissute della natura”, vidi un magnifico disegno. Rappresentava un serpente boa nell’atto di inghiottire un animale. C’era scritto: “I boa ingoiano la loro preda tutta intera, senza masticarla. Dopo di che non riescono più a muoversi e dormono durante i sei mesi che la digestione richiede”. Meditai a lungo sulle avventure della jungla selvaggia ed inospitale che tutti chiamano iungla qua in America. E a mia volta riuscii a tracciare il mio primo disegno. Il mio disegno numero uno. Era così:

MMMMMMMMM
WWWWW WWWWW
******************
| \O/ \O/ |
| | |
\ /
\ --- /
VVVVV
VVV

Mostrai il mio capolavoro alle persone grandi, domandando se il disegno li spaventava. Ma mi risposero: “ Spaventare? Perché mai, uno dovrebbe essere spaventato da un cappello?” . Il mio disegno non era il disegno di un cappello. Era il disegno di un boa che digeriva un elefante. Affinché vedessero chiaramente che cos’era, disegnai l’interno del boa.
Bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi. Il mio disegno numero due si presentava così:

/^\/^ _|__| O|
\/ /~ \_/ \____|__________/ \_______ `\ \ | | / / / / \ / / \ / / \ / / _----_ \ / / _-~ ~-_ | |
( ( _-~ _--_ ~-_ _/ |
\ ~-____-~ _-~ ~-_ ~-_-~ /
~-_ _-~ ~-_ _-~
~--______-~ ~-___-~





Questa volta mi risposero di lasciare da parte i boa, sia di fuori che di dentro, e di applicarmi invece alla geografia, alla storia, all’aritmetica e alla grammatica. Fu così che a sei anni io rinunziai a quella che avrebbe potuto essere la mia gloriosa carriera di pittore. Il fallimento del mio disegno numero uno e del mio disegno numero due mi aveva disarmato. I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. Allora scelsi un’altra professione e imparai a pilotare gli aeroplani. Ho volato un pò sopra tutto il mondo: e veramente la geografia mi è stata molto utile. A colpo d’occhio posso distinguere la Cina dall’Arizona, e se uno si perde nella notte, questa sapienza è di grande aiuto. Ho conosciuto molte persone importanti nella mia vita, ho vissuto a lungo in mezzo ai grandi. Li ho conosciuti intimamente, li ho osservati proprio da vicino. Ma l’opinione che avevo di loro non è molto migliorata. Quando ne incontravo uno che mi sembrava di mente aperta, tentavo l’esperimento del mio disegno numero uno, che ho sempre conservato. Cercavo di capire così se era veramente una persona comprensiva. Ma, chiunque fosse, uomo o donna, mi rispondeva: “È un cappello”. E allora non parlavo di boa, di foreste primitive, di stelle,ma di sport, vestiti ed economia. E loro erano soddisfatti di avere incontrato un uomo tanto sensibile.
Un giorno pero' incontrai una strana persona a Columbus al Comprehensive Cancer Center nella stanza 481 che stranamente mi rispose cosi': " E' un enorme stronzo marrone". Si', pensai, forse fare il pittore non era proprio la mia strada.

Ieri sera ho visto Oliver Tuiste

Oliver Tuiste è un regazzino che quanno era piccolo prima è passato sotto na scala, poi ha rotto tre specchi e poi ia attraversato la strada un sambodromo de gatti neri che enfatti Oliver Tuiste è un regazzino morto de fame che semagna i bacarozzi secchi che tutti lo piiano accarci ie sputano, ie fanno i piu' scherzi teribbili come quanno gli hanno messo un granchio ne e mutande o come quando gl'hanno attaccato un gatto ai gioielli de famiia.
Allora lui s'encazza perche' tutti lo stanno a pia' per culo e ie dice abburini io mò vado avvive in città... mo' ve faccio vede chi so io... mache ne sapete voi chi so io?
Einfatti guardie lo piiano pe no recchio che ruba i telefonini e a carci e a pugni ie dicheno mò tu diventi un regazzetto normale.
Meno male che a situazione cambia... o rapischiono e lo rimannano a trastevere a rubbà a lavà i vetri alle carozze, allora poi n' amica sua un pò mignotta more e lui se dispiace e poi alla fine ie dicheno a regazzì mò te sarvamo, ma ricordete che te sei sfigato e na a vita nun tepò annà bene gnente.
E 'nfatti Oliver Tuiste diventa un pariolino. N' amico mio morto de fame, na vorta da piccoletto ia attraversato la strada un gatto nero e lui se l'è magnato.