Disclaimer 1:
Siccome molte coppie si sono ritrovate nel mio racconto... e siccome molte di queste mi hanno minacciato di morte, sono stato costretto a permutare i caratteri dei nomi propri di persona con l'utilizzo di uno speciale software basato sul modello delle reti neurali scaricato da http://www.nd.com/neurosolutions/download.html
In questo modo ho ottenuto:
esemplare maschio: Tamarindo
esemplare femmina: Irina Scassailcazzaya
I nomi sopracitati derivano, quindi, da un calcolo
matematico e non si riferiscono a
persone, animali, vegetali,
virus, funghi, archea e microRNA
realmente esistenti.
Siccome molte coppie si sono ritrovate nel mio racconto... e siccome molte di queste mi hanno minacciato di morte, sono stato costretto a permutare i caratteri dei nomi propri di persona con l'utilizzo di uno speciale software basato sul modello delle reti neurali scaricato da http://www.nd.com/neurosolutions/download.html
In questo modo ho ottenuto:
esemplare maschio: Tamarindo
esemplare femmina: Irina Scassailcazzaya
I nomi sopracitati derivano, quindi, da un calcolo
matematico e non si riferiscono a
persone, animali, vegetali,
virus, funghi, archea e microRNA
realmente esistenti.
Disclaimer 2:
La storia che ho raccontato e' solo frutto della mia fantasia
maschilista
e non si riferisce a fatti
realmente accaduti.
Tamarindo si sente attratto da Irina Scassailcazzaya.
Le propone di andare al cinema e lei accetta.
Si divertono.
Sere dopo, lui la invita a cena.
Nel giro di poco tempo nessuno di loro vede più altre persone.
Una sera in auto, rincasando, Irina Scassailcazzaya dice: "Hai pensato che oggi sono solo 18 giorni che ci vediamo?".
Si fa silenzio in auto.
A Irina Scassailcazzaya quel silenzio sembra pieno di significati.
Pensa: "Forse gli avrà dato fastidio che abbia detto questo, forse crede che io voglia forzarlo a prendersi un impegnoche lui non desidera o del quale non è sicuro".
Ma Tamarindo sta pensando: "Ma guarda, 18 giorni...".
E Irina Scassailcazzaya pensa: "Ma neanche io sono sicura di volere questo tipo di rapporto. A volte mi piacerebbe avere un po'di libertà, per aver tempo di pensare a ciò che voglio veramente... continueremo a vederci a questo livello di intimità? Sono pronta per questo impegno? Conosco davvero questo ragazzo?".
E Tamarindo pensa: "Quindi questo significa che era... vediamo... Aprile, quando abbiamo iniziato, giusto dopo aver lasciato l'auto dal meccanico, cioè... vediamo il contachilom... merda!, devo cambiarel'olio!".
E Irina Scassailcazzaya pensa: "E' sconvolto. Glielo leggo in faccia. O forse sto interpretando male. Forse vorrebbe di più dal nostro rapporto; forse lui ha sentito prima di me che ho delle riserve. Sì, è questo, ha paura di sentirsi rifiutato".
E Tamarindo pensa: "Devo dire a quel frocio del meccanico di Meldola di guardarmi di nuovo il carburatore, lo sapevo che dovevo andare dal meccanico di Bertinoro. Questa cosa cammina come un camion dell'immondizia".
E Irina Scassailcazzaya pensa: " E' arrabbiato, ma anche io lo sarei, Dio, mi sento così colpevole, facendogli passare questo, ma non posso evitare di sentirmi come mi sento. "
E Tamarindo pensa: "Mi diranno che ha solo tre mesi di garanzia e quindi… dovro' pagare l'olio di tasca mia!".
E Irina Scassailcazzaya pensa: "Forse sono troppo idealista, aspetto che arrivi il principe azzurro sul suo cavallo bianco quando ho al mio fianco una persona comune, buona, con la quale mi piace stare, che è importante per me e alla quale io importo. Una persona che soffre per le mie egocentriche fantasie sessuali da adolescente romantica".
E Tamarindo pensa: "Vogliono una garanzia sull'auto? Gliela do io la garanzia... a selciate nella schiena... secondo me non sono Romagnoli... secondo me sono di Ravenna".
"Tamarindo!?" dice Irina Scassailcazzaya a voce alta.
"Cosa?" dice Tamarindo sorpreso.
"Per favore non ti torturare così" dice lei con gli occhi velati di lacrime: "Forse non avrei dovuto dirti... Oh Dio, mi sento così..." e si interrompe singhiozzando.
"Cosa c'è?" dice Tamarindo.
"Sono così stupida" singhiozza Irina Scassailcazzaya: "Voglio dire, lo so che non esiste quel principe. Non esiste né cavaliere, né cavallo...".
"Non c'è il cavallo?" dice Tamarindo stupito.
"Pensi che sono stupida vero?" dice Irina Scassailcazzaya.
"Ma no... solo perche' parli da sola di cose che non esistono? Come puoi pensare questo..." dice Tamarindo, contento di avere finalmente una risposta certa.
“E' solo che... ho bisogno di un po' di tempo" dice Irina Scassailcazzaya.
C'è una pausa di 15 secondi durante la quale Tamarindo pensando più velocemente che può cerca una risposta.
Finalmente gliene viene in mente una: "Certo, ti capisco..." dice.
Si divertono.
Sere dopo, lui la invita a cena.
Nel giro di poco tempo nessuno di loro vede più altre persone.
Una sera in auto, rincasando, Irina Scassailcazzaya dice: "Hai pensato che oggi sono solo 18 giorni che ci vediamo?".
Si fa silenzio in auto.
A Irina Scassailcazzaya quel silenzio sembra pieno di significati.
Pensa: "Forse gli avrà dato fastidio che abbia detto questo, forse crede che io voglia forzarlo a prendersi un impegnoche lui non desidera o del quale non è sicuro".
Ma Tamarindo sta pensando: "Ma guarda, 18 giorni...".
E Irina Scassailcazzaya pensa: "Ma neanche io sono sicura di volere questo tipo di rapporto. A volte mi piacerebbe avere un po'di libertà, per aver tempo di pensare a ciò che voglio veramente... continueremo a vederci a questo livello di intimità? Sono pronta per questo impegno? Conosco davvero questo ragazzo?".
E Tamarindo pensa: "Quindi questo significa che era... vediamo... Aprile, quando abbiamo iniziato, giusto dopo aver lasciato l'auto dal meccanico, cioè... vediamo il contachilom... merda!, devo cambiarel'olio!".
E Irina Scassailcazzaya pensa: "E' sconvolto. Glielo leggo in faccia. O forse sto interpretando male. Forse vorrebbe di più dal nostro rapporto; forse lui ha sentito prima di me che ho delle riserve. Sì, è questo, ha paura di sentirsi rifiutato".
E Tamarindo pensa: "Devo dire a quel frocio del meccanico di Meldola di guardarmi di nuovo il carburatore, lo sapevo che dovevo andare dal meccanico di Bertinoro. Questa cosa cammina come un camion dell'immondizia".
E Irina Scassailcazzaya pensa: " E' arrabbiato, ma anche io lo sarei, Dio, mi sento così colpevole, facendogli passare questo, ma non posso evitare di sentirmi come mi sento. "
E Tamarindo pensa: "Mi diranno che ha solo tre mesi di garanzia e quindi… dovro' pagare l'olio di tasca mia!".
E Irina Scassailcazzaya pensa: "Forse sono troppo idealista, aspetto che arrivi il principe azzurro sul suo cavallo bianco quando ho al mio fianco una persona comune, buona, con la quale mi piace stare, che è importante per me e alla quale io importo. Una persona che soffre per le mie egocentriche fantasie sessuali da adolescente romantica".
E Tamarindo pensa: "Vogliono una garanzia sull'auto? Gliela do io la garanzia... a selciate nella schiena... secondo me non sono Romagnoli... secondo me sono di Ravenna".
"Tamarindo!?" dice Irina Scassailcazzaya a voce alta.
"Cosa?" dice Tamarindo sorpreso.
"Per favore non ti torturare così" dice lei con gli occhi velati di lacrime: "Forse non avrei dovuto dirti... Oh Dio, mi sento così..." e si interrompe singhiozzando.
"Cosa c'è?" dice Tamarindo.
"Sono così stupida" singhiozza Irina Scassailcazzaya: "Voglio dire, lo so che non esiste quel principe. Non esiste né cavaliere, né cavallo...".
"Non c'è il cavallo?" dice Tamarindo stupito.
"Pensi che sono stupida vero?" dice Irina Scassailcazzaya.
"Ma no... solo perche' parli da sola di cose che non esistono? Come puoi pensare questo..." dice Tamarindo, contento di avere finalmente una risposta certa.
“E' solo che... ho bisogno di un po' di tempo" dice Irina Scassailcazzaya.
C'è una pausa di 15 secondi durante la quale Tamarindo pensando più velocemente che può cerca una risposta.
Finalmente gliene viene in mente una: "Certo, ti capisco..." dice.
Irina Scassailcazzaya emozionata, prende la sua mano: "Oh, Tamarindo davvero pensi questo?".
"Ah..." dice Tamarindo "Sì, sicuramente...".
Irina Scassailcazzaya si volta per guardarlo e fissa i suoi occhi, rendendolo alquanto nervoso per quello che lei gli potrà dire, soprattutto se ha a che vedere con un cavallo.
Alla fine lei gli dice: "Grazie Tamarindo". Lui la accompagna a casa e lei sale le scale. Essendo, poi, Irina Scassailcazzaya un'anima che si tortura, piange tutta la notte fino all'alba.
Intanto Tamarindo torna a casa, apre un sacchetto di patatine, accende la tv e si immerge nella replica di una partita di tennis tra 2 giocatori sconosciuti.
Il giorno dopo Irina Scassailcazzaya chiamerà la sua migliore amica e parleranno della cosa per 6 ore di seguito.
In forma dolorosamente dettagliata, analizzeranno tutto ciò che lei ha detto e tutto quello che lui ha detto (probabilmente con l'utilizzo di un Database relazionale), ritornando su ogni punto una e più volte, esamineranno ogni parola, considerando ogni possibile ramificazione.
Continueranno a discutere per giorni, senza arrivare a conclusioni, ma senza mai annoiarsi.
Intanto Tamarindo un giorno, guardando un concerto (Sepultura ' 86, Live in Rio) con un amico, distrattamente dirà: "Scusa sai mica se Irina Scassailcazzaya ha un cavallo?".
"Ah..." dice Tamarindo "Sì, sicuramente...".
Irina Scassailcazzaya si volta per guardarlo e fissa i suoi occhi, rendendolo alquanto nervoso per quello che lei gli potrà dire, soprattutto se ha a che vedere con un cavallo.
Alla fine lei gli dice: "Grazie Tamarindo". Lui la accompagna a casa e lei sale le scale. Essendo, poi, Irina Scassailcazzaya un'anima che si tortura, piange tutta la notte fino all'alba.
Intanto Tamarindo torna a casa, apre un sacchetto di patatine, accende la tv e si immerge nella replica di una partita di tennis tra 2 giocatori sconosciuti.
Il giorno dopo Irina Scassailcazzaya chiamerà la sua migliore amica e parleranno della cosa per 6 ore di seguito.
In forma dolorosamente dettagliata, analizzeranno tutto ciò che lei ha detto e tutto quello che lui ha detto (probabilmente con l'utilizzo di un Database relazionale), ritornando su ogni punto una e più volte, esamineranno ogni parola, considerando ogni possibile ramificazione.
Continueranno a discutere per giorni, senza arrivare a conclusioni, ma senza mai annoiarsi.
Intanto Tamarindo un giorno, guardando un concerto (Sepultura ' 86, Live in Rio) con un amico, distrattamente dirà: "Scusa sai mica se Irina Scassailcazzaya ha un cavallo?".
E l'amico: "No, ma probabilmente non gli dispiacerebbe averne uno" e Tamarindo: "Bah, si'... in effetti... come darle torto".
L’amico poi chiede: “Perche’ chiami la tua ragazza con nome e cognome?” e Tamarindo: “ Non e’ colpa mia… e’ stata una scelta dell’autore”.
L’amico poi chiede: “Perche’ chiami la tua ragazza con nome e cognome?” e Tamarindo: “ Non e’ colpa mia… e’ stata una scelta dell’autore”.
FIN